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Sardegna
 
SPESA PSR 2011

Così l'agrombiente fa l'Asse-pigliatutto

Con lo snellimento delle istruttorie queste misure hanno concentrato il 75% delle erogazioni dell'anno scorso - La crisi frena gli investimenti mentre sono pronti a decollare i progetti Gal
andamento della spesa feasr in Sardegna

"Siamo andati oltre l'assegnato, e questo è un risultato raggiunto grazie al grande impegno di tutti. In poco più di cinque mesi siamo riusciti ad attuare tutte le azioni necessarie per mettere a disposizione degli agricoltori e allevatori sardi gli oltre 110 milioni di euro che mancavano per centrare l'obiettivo del cosidetto N+2". Con queste parole l'assessore dell'agricoltura della Regione sardegna, Oscar Cherchi, ha commentato lo scampato disimpegno automatico delle risorse comunitarie nel corso della conferenza stampa di fine anno facendo il punto sull'andamento della spesa dei fondi comunitari destinati all'agricoltura attraverso il programma di sviluppo rurale.
Anche la Sardegna ha quindi contribuito alla positiva performance di spesa dell'Italia in un momento delicato come quello attuale caratterizzato dall'importante negoziato sulla riforma della Pac e sulla distribuzione della dotazione finanziaria tra gli Stati membri.
Fino ad ora, il Psr Sardegna ha erogato finanziamenti per 479 milioni di euro a fronte di una dotazione per il periodo 2007-2013 di 1,2 miliardi di euro, raggiungendo così un avanzamento del 37% in termini di spesa pubblica in linea con l'avanzamento medio dell'Italia nel suo complesso, ma leggermente in ritardo rispetto all'avanzamento delle regioni competitività (39%). La spesa realizzata appare, tuttavia, non uniformemente distribuita tra i quattro assi di intervento previsti, ma concentrata per circa il 60% nell'Asse 2 (valorizzazione dell'ambiente), seguito a distanza dall'Asse 3 (multifunzionalità) con un 18% ed infine l'Asse 1 (competitività, con solo il 10 % della spesa pubblica complessiva. 
Entrando nel dettaglio, nel corso del 2011 sono stati erogati complessivamente 177 milioni di euro tra fondi comunitari e risorse nazionali e regionali di cui gran parte, 135 milioni, distribuiti attraverso le sole misure dell'Asse 2.
Sulla base dei dati diffusi dalla Rete Rurale Nazionale, al 15 Novembre la Regione Sardegna avrebbe dovuto spendere ancora poco più di 80 milioni di euro per evitare il disimpegno. La Regione ha, quindi, avviato un processo di riorganizzazione delle varie amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi, riuscendo a velocizzare l'istruttoria delle domande di finanziamento attraverso la messa appunto di una innovativa procedura di pagamento massiva ed automatizzata basata sull'allineamento dei sistemi informatici utilizzati per il controllo delle superfici da liquidare. Tale pratica ha permesso all'agenzia di pagamento regionale Argea di erogare oltre 36 milioni di euro di sola quota comunitaria per le indennità a favore delle zone montane e svantaggiate (misura 211 e 212) e per i pagamenti per il benessere degli animali (misura 215) garantendo al contempo, oltre a quello contabile, un beneficio anche alle aziende agricole a corto di liquidità.
In aiuto all'obiettivo di spesa è arrivato anche il contributo della misura 112 dedicata all'insediamento dei giovani agricoltori con una spesa pari a circa 20 milioni di euro di sola quota comunitaria. Lo sforzo profuso dall'amministrazione non solo ha evitato il disimpegno di risorse ma ha permesso di intaccare, anche se solo per circa 6 milioni di euro, le assegnazioni del 2010 che andranno in disimpegno il 31 dicembre 2012 in base alla regola dell'N+2.           
Le ragioni dei ritardi della spesa, che hanno costretto la Regione Sardegna a fare i conti con il concreto rischio di dover restituire importanti risorse all'Unione Europea, non possono comunque essere ricondotte solo all'inefficienza della Pubblica amministrazione. Tra le altre ragioni che potrebbero aver rallentato l'accesso delle imprese alle misure del Psr viene spesso richiamata la persistente crisi che ha colpito i principali settori produttivi isolani, come quello zootecnico, compromettendone la capacità di investimento.
La difficile fase economica e le conseguenti difficoltà di accesso al credito per le imprese rendono difficile la realizzazione degli investimenti agevolati per la difficoltà a reperire la quota di risorse private necessaria all'avvio ed al completamento delle operazioni. Preoccupano ,infatti, le difficoltà incontrate dalle misure dedicate all'ammodernamento delle aziende (121) e all'accrescimento del valore aggiunto dei prodotti (123) sulle quali l'amministrazione regionale ha puntato molto in termini di risorse programmate per aumentare la competitività del settore agricolo isolano, ma che non hanno fatto registrare fino ad ora significativi avanzamenti in termini di spesa.  
Per il 2012 l'azione dell'Autorità di gestione sarà tesa prevalentemente a semplificare le procedure amministrative di istruttoria per le richieste di finanziamento riducendo le difficoltà fino ad ora incontrate dall'organismo pagatore per le misure ad investimento e cercando quindi di facilitare il più possibile l'auspicato avanzamento di spesa dell'Asse 1. Infine, grandi aspettative sono riposte sull'avanzamento  degli Asse 3 e 4 che sembrano ormai essere entrati finalmente a regime con la chiusura di molti bandi emanati dai 13 Gruppi di Azione Locale (Gal) che costituiscono la struttura portante dell'Asse Leader in Sardegna.

 
 

 
Francesco Piras

 
 
 
 

PianetaPSR numero 7 - febbraio 2012