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FILIERA CORTA

L'allevatore che scommette sul salame di capra

Con un piccolo allevamento sulle montagne torinesi Alessandro è riuscito a chiudere il cerchio con la vendita diretta dei salumi prodotti in azienda - In cantiere un nuovo progetto con i fondi Psr  
Alessandro Moschietto al lavoro nella sua azienda sulle montagne di Giaveno, in provincia di Torino

E' pura vocazione quella di Alessandro Moschietto che nel 2008, allora appena diciannovenne, decide di tornare alle origini: realizza un allevamento di bovini e caprini sulle montagne piemontesi,  diventando titolare dell'omonima azienda ,con punto vendita diretta per le carni, trasformate in parte in salumi, rinomate in tutto il territorio, soprattutto il salame di capra.
Si può dire che lei è un agricoltore per passione?"
Direi proprio di sì, ho sempre vissuto in campagna nella casa dove oggi faccio vendita diretta. Negli anni '60 i miei parenti decisero di andare a lavorare in fabbrica,  i miei genitori oggi sono impiegati, ma evidentemente nelle mie vene scorre sangue contadino. Sono passate due generazioni e mi ritrovo a fare l'allevatore come i miei bisnonni. Sto ultimando il corso di laurea in Agraria, mi manca solo un esame, anche se non è facile studiare e lavorare contemporaneamente; ma se perdi da un lato, acquisti dall'altro. La teoria ti serve perché poi la pratichi e se già la fai parti avvantaggiato.
Sui libri non si impara a gestire un'azienda agricola''. 
Com' è andata la fase di start up?"
Non facile, l'importante è volerlo. Mi sono documentato sul campo andando spesso in Francia a vedere altre realtà simili a quella che ho costruito io, per prendere diciamo così l'ispirazione. Ho iniziato prendendo in affitto dei terreni, successivamente sono riuscito ad acquistare qualche ettaro in zona montana, non facile da lavorare, dove produco e vendo anche legna da ardere, mentre la stalla e i vari fabbricati sono tutti di proprietà. La mia azienda non poteva che trovarsi qui nel comune di Giaveno; la leggenda, infatti, fa risalire il nome alle parole pronunciate da Annibale al suo passaggio nella valle, 'Iam veni' che significa 'sono arrivato'.  Ed è proprio il mio caso".
Una piccola filiera corta, in che senso?
Gli animali vengono alimentati con erba e fieno prodotti in azienda, per poi essere macellati e lavorati a meno di 10 km da qui; questo per quanto riguarda le carni. La trasformazione del salumi, invece, avviene in un piccolo laboratorio artigianale a meno di 1 km. Tutta la parte commerciale avviene nel punto vendita aziendale".
Che prodotti fate?
"Abbiamo 40 capi, 20 bovini tra meticci e di razza piemontese e valdostana e 20 capre che ingrassiamo in azienda. Trasformiamo poi le loro carni in salumi vari, in  particolare piace molto il salame fresco di capra che produciamo da circa un anno e che si è rivelato un successo''.
Un mercato comunque non facile!
"Diciamo che l'importante è saper rispondere alla domanda del mercato, offrendo però anche prodotti nuovi. Il mio obiettivo è produrre carne buona e genuina e i risultati quando offri qualità non mancano. Pensi che vengono a comprare da me  anche da Cavour, paese della carne per eccellenza tra la provincia di Torino e Cuneo. Le mie bistecche non sono tanto grosse, ma da quando le metti nella padella a quando le togli restano uguali come dimensione. Oggi bisogna sapersi differenziare dagli altri ed è quello che sto cercando di fare. Preparo pacchi di carne sottovuoto personalizzati sulla base delle richieste dei miei clienti e questo mi permette di instaurare un rapporto diretto con loro, fondamentale per valorizzare quello che si produce. Mi sto attrezzando anche per iniziare l'attività di vendita e-commerce anche perché, portando i nostri prodotti in alcune manifestazioni nell'ambito di Expo, è un canale indispensabile per farsi conoscere, anche quando si tratta di piccole quantità". 
Progetti per il futuro?
"Cogliere le opportunità della nuova programmazione dei Psr che trovo particolarmente interessante, anche perché finora non ho aderito ai bandi precedenti. Vorrei utilizzare le risorse comunitarie per ampliare il punto vendita e annettervi un laboratorio per la trasformazione dei salumi; lo spazio c'è e penso che ne valga assolutamente la pena visto i risultati che sto avendo".

 
 
 
 

Sabina Licci

 
 
 

PianetaPSR numero 44 - giugno 2015