La materia - a costo di rischiare il paradosso - non è delle più semplici, ma può diventarlo grazie alla collaborazione di tutti i soggetti in campo. Parliamo dei costi semplificati, lo strumento, caldeggiato da Commissione Europea e Corte dei Conti Ue, che è stato oggetto di approfondimento nell'ambito del seminario "I Costi semplificati nei Programmi di sviluppo rurale 2014-2020: Implementazione, Gestione e Controllo", tenutosi a Firenze lo scorso 29 settembre, organizzato dalla Rete Rurale Nazionale (si veda l'articolo dedicato).
Individuare delle tabelle standard di costi unitari sulle quali le Regioni si possano basare per calcolare l'importo dell'aiuto non è la sola forma possibile di applicazione dei costi semplificati (cfr. Art. 67 Reg.UE 1303/2013 che prevede anche finanziamento a tasso forfettario e somme forfettarie) ma sicuramente è considerata da Bruxelles molto efficace al fine di ridurre il tasso d'errore e gli oneri amministrativi sia per le Adg che per i beneficiari, rispetto al rimborso dei costi reali sostenuti dal beneficiario.
Sulla base di queste considerazioni Ismea, nell'ambito del Programma Rete Rurale Nazionale, sta mettendo a punto una metodologia per il calcolo dei costi semplificati per le macchine agricole. Il progetto si inserisce nella più ampia tematica del "Miglioramento della capacità amministrativa delle AdG dello sviluppo rurale", che prevede, sempre a cura di Ismea, tre progetti: "Supporto alla strategia per la riduzione del tasso d'errore" (Raccolta e analisi audit); "Miglioramento del sistema di gestione dei PSR" (Progetto pilota); e, appunto, "Supporto all'adozione dei costi semplificati nei PSR".
Quest'ultimo progetto prevede, quindi, oltre ad un'analisi dei costi semplificati adottati nei programmi di sviluppo rurale 2014-2020 e l'organizzazione del seminario di Firenze, la proposta di una metodologia di calcolo per alcune categorie di spesa.
In particolare, la categoria di spesa individuata è quella delle macchine agricole, per le quali saranno elaborate apposite tabelle standard di costi unitari. Come approccio metodologico (ricordando che la metodologia, per essere approvata dalla Commissione ed essere adottata dalle Adg nei Psr, deve essere "giusta, equa e verificabile") è stato scelto l'analisi statistica dei dati di mercato. In particolare la metodologia prevede i seguenti step: reperimento e indagine statistica dei prezzi di listino; indagine per individuare gli sconti mediamente applicati; applicazione degli sconti e individuazione dei costi unitari; certificazione e aggiornamento periodico delle tabelle dei costi unitari.
Tabella 1: Un esempio di tabella dicosti unitari standard secondo la metodologia proposta da Ismea
Un po' di numeri: per le trattrici sono stati analizzati 900 modellidistinti in trattori specializzati (198 modelli), isodiametrici (128), convenzionali (515), cingolati (59), di 29 marche diverse; per le mietitrebbie 174 modelli distinti in mietitrebbie con testate grano-riso (91 modelli) e mais (83), di 6 marche diverse. Trattandosi di un progetto in corso, sono in arrivo proprio ad ottobre i prezzi di listino per le macchine operatrici, suddivise per categoria (macchine per la lavorazione del terreno, per la raccolta, ecc.) e tipo (p.e. aratri, erpici, ecc.). Nel caso delle trattrici, la metodologia seguita prevede l'individuazione delle tipologie principali, la definizione del parametro di riferimento (potenza / Kilowatt) e, tramite un'analisi empirica, delle variabili che influenzano il prezzo. Quali, in particolare? Oltre alla tipologia di trattrice (convenzionale, Specializzata, Isodiametrica e Cingolata) le variabili più importanti sono il tipo di protezione (arco/telaio o cabina) e la trasmissione, distinta in meccanica, powershift e continua (CVT).
Questo ha permesso di individuare 15 classi di trattrici, e, per ciascuna di esse, elaborare la relazione esistente tra potenza della macchina (espressa in Kw) e prezzo (espresso in euro per Kw).
Al fine di rendere il sistema fruibile e facilmente comprensibile, per ognuna delle classi individuate sarà, quindi, elaborata unatabella di costi semplificati per "range di potenza", i cui valori derivano dalle relazioni prezzo/Kw sopra menzionate.
Questo, però, è solo il risultato intermedio, al quale occorre applicare il tasso di sconto medio rilevato tramite l'indagine sulla scontistica, che rappresenta un passaggio fondamentale per arrivare all'individuazione di valori unitari riconducibili ai prezzi effettivamente praticati sul mercato.
L'indagine sarà articolata in interviste con testimoni privilegiati (agricoltori, tecnici, rivenditori, responsabili PSR, ecc.), rilevazioni presso i rivenditori sugli sconti ordinariamente applicati ai clienti (per zona geografica e marche/modelli rappresentativi) e validazione dei risultati ottenuti da parte di un focus group ,cui parteciperanno le rappresentanze di agricoltori, rivenditori, Regioni, ecc.
Nel risultato finale ciascun costo unitario deriverà dal valore derivante dai prezzi di listino per il tasso di sconto ordinariamente applicato. La proposta di metodologia prevede naturalmente un aggiornamento periodico delle tabelle dei costi unitari, da effettuarsi ogni due-tre anni. Ogni anno, tuttavia, sarà verificato che le condizioni di mercato siano più o meno stabili, anticipando l'aggiornamento in caso di variazioni sensibili e documentate.
Per fine 2016 e inizio 2017 il lavoro dovrebbe essere completo in ogni sua parte e ne è prevista la certificazione da parte di un soggetto indipendente, secondo quanto disposto dall'articolo 62.2 del regolamento 1305/2013. Sarà, inoltre, possibile estendere le attività ad altre categorie di investimenti (p.e. strutture fisse, impianti arborei) e, sulla base del riscontro già ottenuto con alcune Regioni, alla formazione.
Stanislao Lepri - Maria Rita Tarricone
PianetaPSR numero 55 - Speciale costi semplificati