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Ambiente e clima

Una valutazione costi-benefici delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici in agricoltura

Il CREA-PB, nell'ambito del progetto LIFE-ADA: Adaptation in Agriculture, ha realizzato il volume "I cambiamenti climatici in agricoltura. Una valutazione costi-benefici delle misure di adattamento". Lo studio intende contribuire a supportare e promuovere la resilienza delle aziende agricole nell'affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici.

Il cambiamento climatico è un tema di grande interesse e rappresenta una preoccupazione irrinunciabile a livello globale e locale. In Italia, nel 2023, gli eventi meteorologici estremi sono aumentati del 22% rispetto all'anno precedente, con un aumento di alluvioni, frane, mareggiate, grandinate e temperature eccezionali, con lo zero termico sulle Alpi che ha raggiunto quota 5.328 metri [1].

L'agricoltura è il settore produttivo maggiormente influenzato dalle condizioni ambientali e meteorologiche. Negli ultimi anni la materia è oggetto della ricerca agrometeorologica [2] [3] [4] [5] [6]. Gli eventi estremi, sempre più frequenti, di maggiore intensità e imprevedibili, comportano danni crescenti al valore della produzione agricola e coinvolgono, ogni anno, una platea sempre maggiore di aziende del settore primario. Gli eventi climatici avversi provocano una riduzione delle rese, incidendo negativamente anche sulla qualità della produzione, e in casi estremi possono causare la totale distruzione del raccolto. Tali eventi rappresentano un fattore di rischio anche per il bestiame allevato, con conseguenze per il benessere e la produttività e per l'alimentazione animale (contaminazione da micotossine, qualità, disponibilità).

Attualmente per il settore agricolo non sono disponibili indicatori utili, su scala nazionale, a valutare gli impatti dei cambiamenti climatici [7]. Nel comparto frutticolo, ad esempio, le ripercussioni negative dei danni climatici sulle rese e sulla qualità dei prodotti possono protrarsi anche negli anni successivi al verificarsi degli eventi. 

La vulnerabilità dell'Italia per quanto riguarda fenomeni strettamente connessi agli impatti climatici, come il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo e la desertificazione, sono criticità evidenziate dal Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) [8], approvato nel dicembre 2023. Il documento, che sconta una lunga gestazione, dovrà dare attuazione alla Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici del 2015 [9] e a tal fine fornisce un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Tali azioni, declinate in misure da adottare su scala nazionale o regionale, riguardano un ampio ventaglio di tematiche ambientali ma le risorse economiche necessarie per attuare il PNACC non sono state ancora stanziate né sono previste nell'ultima legge di bilancio.

La necessità di implementare adeguate misure di adattamento al cambiamento climatico appare quanto mai urgente per limitare i sempre più probabili danni alla produzione agricola, salvaguardare i redditi delle aziende agricole e garantire la sopravvivenza delle imprese di piccole dimensioni.

Il progetto LIFE-ADA: Adaptation in Agriculture e lo studio del CREA-PB

Il progetto LIFE-ADA: Adaptation in Agriculture (https://www.lifeada.eu/it/), cofinanziato dall'Unione Europea attraverso il programma LIFE, mira a favorire la capacità del settore agricolo nella definizione di piani di adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di migliorare la gestione dei rischi e la prevenzione dei danni Il progetto è indirizzato a singoli agricoltori e a organizzazioni di produttori (OP e cooperative) coinvolti nelle filiere agroalimentari lattiero-casearia, vitivinicola e ortofrutticola (Figura 1). Il partenariato del progetto è pubblico-privato, con UnipolSai Assicurazioni come coordinatore e CREA-PB, ARPAE Emilia-Romagna, C.I.A  agricoltori italiani, Festambiente, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà, Regione Emilia-Romagna partner di progetto.

 
Figura 1 - Filiere, Regioni e agricoltori coinvolti nel progetto ADA
Figura 1 - Filiere, Regioni e agricoltori coinvolti nel progetto ADA
 

Nell'ambito del progetto, ARPAE Emilia-Romagna ha identificato e raccolto in una biblioteca le principali misure di adattamento ai cambiamenti climatici. La ricerca svolta dal CREA-PB presentata nel volume "I cambiamenti climatici in agricoltura. Una valutazione costi-benefici delle misure di adattamento" ha consentito di mettere insieme e approfondire informazioni riguardanti i costi da sostenere per l'adozione di queste misure e i conseguenti benefici derivanti dalla loro implementazione. 

Le misure sono state raggruppate in 8 gruppi omogenei per similitudine della pratica di adattamento:

1. Gestione del suolo; 
2. Ammendanti e fertilizzanti; 
3. Tecniche agronomiche; 
4. Protezione delle colture; 
5. Gestione delle risorse idriche; 
6. Ingegneria, digitalizzazione e formazione; 
7. Tecniche innovative di allevamento e benessere animale; 
8. Tecniche di vinificazione. 

Per ogni misura di ciascun gruppo è stata redatta una scheda informativo-analitica sulla base della metodologia sviluppata, con una valutazione qualitativa della convenienza a implementare la misura di adattamento che ha tenuto in considerazione i dati della Rete di Informazione Contabile Agricola - RICA (https://rica.crea.gov.it/)

In ciascuna scheda sono riportate:

   1) informazioni generali:

  • descrizione della misura e difficolta di implementazione;
  • filiera/e di applicazione e rischio/i climatici che la misura contrasta/previene;


   2) informazioni sui costi da sostenere:

  • costo di investimento (eventuale);
  • costo medio annuo a ettaro;
  • costo comparato con pratica usuale (se di pertinenza);


   3) informazioni sui benefici:

  • grado di efficacia della misura rispetto al rischio climatico come riportato nella biblioteca predisposta da ARPAE: alto, medio, basso;
  • influenza sulla qualità e sulla resa della produzione ovvero effetto positivo della misura sulla qualità e sulla resa della produzione anche in assenza di evento climatico avverso;
  • benefici ambientali;
  • possibilità di ricevere un sostegno pubblico.

Riguardo al supporto pubblico, per ogni misura vengono riportate le possibilità di finanziamento declinate nel Piano strategico nazionale (PSP) della PAC 2023-2027 [10] attraverso: pagamenti diretti, interventi settoriali e interventi di Sviluppo rurale. Inoltre, per ogni misura sono indicate le eventuali possibilità di finanziamento offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR [11].

Sulla base delle informazioni sopra riportate viene fornita, una valutazione qualitativa dei costi/benefici dell'adozione della misura e una rappresentazione grafica del grado di convenienza all'adozione della misura basata su un modello esemplificativo la cui procedura di calcolo ha tenuto in considerazione i dati della RICA.

Considerazioni finali

L'imprevedibilità, la rapidità e la portata dei cambiamenti climatici rendono necessario un aumento della capacità adattiva del settore agricolo, non solo per ridurne gli impatti ma anche per cogliere le opportunità che derivano dalle variazioni climatiche. 

L'analisi svolta dal CREA indica che nella maggior parte dei casi risulta conveniente intraprendere concrete azioni di adattamento e anche laddove i risultati indicano un minor grado di convenienza, è sempre opportuno fare una valutazione sullo specifico caso aziendale. Nelle scelte di adozione delle misure va tenuto in considerazione che i costi dipendono, oltre che dalle caratteristiche aziendali, anche dalla scelta del metodo d'implementazione e dalla formazione del personale. Inoltre, con riferimento agli investimenti da sostenere per implementare la misura, occorre tener presente che il mercato offre un gran numero di alternative con un'ampia variabilità di costi di cui va tenuto conto per individuare la soluzione più idonea alla propria azienda.

In generale si può affermare che ogni imprenditore agricolo può trovare la soluzione più corretta per fronteggiare i rischi derivanti dal cambiamento climatico, tenendo conto delle molteplici soluzioni tecniche all'interno delle singole misure anche in termini di costi da sostenere. Si auspica, pertanto, che la monografia possa contribuire a supportare e promuovere la resilienza delle aziende agricole nell'affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici in un contesto di sviluppo continuo e possa fornire, altresì, utili riferimenti a tecnici professionisti, organizzazioni di categoria e policy makers.

 

Note

 

Simonetta De Leo, Guido Bonati, Antonella Di Fonzo, Marco Gaito, Sabrina Giuca
CREA-Politiche e Bioeconomia

 
 

PianetaPSR numero 130 gennaio 2024