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Promuovere il "Rural Pact": le azioni locali a favore del futuro delle aree rurali

Il tema al centro del workshop "Advancing the Rural Pact: Fostering local action for the future of rural areas" promosso dalla DG Agri e dal Rural Pact Support Office nell'ambito della 22° "European Week of Regions and Cities".

Le aree rurali europee affrontano sfide complesse, tra cui cambiamento climatico, declino demografico, perdita di servizi essenziali e mancanza di opportunità economiche. La Commissione europea ha sviluppato la Visione a Lungo Termine per le Aree Rurali, con l'obiettivo di rendere queste aree più resilienti, prospere e vivibili entro il 2040, sostenendo lo sviluppo di settori come l'energia rinnovabile e il turismo.
Il Patto Rurale è un'iniziativa chiave all'interno di questa visione, favorendo la collaborazione tra governi, cittadini e imprese per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Il Piano d'Azione per le Aree Rurali fornisce oltre 30 azioni concrete per raggiungere questi obiettivi, tra cui il rafforzamento del programma Leader e il miglioramento dell'accesso ai finanziamenti per PMI e agricoltori.
Il workshop "Advancing the Rural Pact: Fostering local action for the future of rural areas" promosso dalla DG Agri e dal Rural Pact Support Office nell'ambito della 22° "European Week of Regions and Cities" si è concentrato proprio sull'attuazione pratica di queste idee, discutendo sulla maniera in cui il Patto Rurale possa effettivamente sostenere le comunità locali nel loro percorso verso un futuro più sostenibile e prospero. I partecipanti hanno condiviso esperienze e strategie che mettono in luce il ruolo cruciale delle azioni locali nel raggiungimento degli obiettivi della visione europea per le aree rurali.

Sfide e opportunità nelle aree rurali

Durante il workshop sono state discusse diverse sfide e opportunità per lo sviluppo rurale:

  1. Cambiamento Climatico: Le aree rurali sono vulnerabili a eventi climatici estremi. La Commissione Europea ha lanciato programmi come LIFE e il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici per sostenere le comunità nel mitigare gli effetti climatici. 
  2. Declino Demografico: Il calo della popolazione giovane sta impoverendo le comunità rurali. La PAC e la Rete Rurale Nazionale supportano i giovani agricoltori, offrendo opportunità di finanziamento e programmi di ricambio generazionale. 
  3. Accesso ai Servizi Essenziali: La mancanza di servizi sanitari, infrastrutture e connettività digitale è un problema diffuso. Il programma Interreg e progetti come Alps 2050 puntano a migliorare l'accesso ai servizi e alle infrastrutture di trasporto nelle aree remote. 
  4. Competitività Economica e Innovazione: La diversificazione economica è fondamentale per la sostenibilità rurale. La bioeconomia offre nuove opportunità, come dimostrato dal progetto BE-Rural, che promuove lo sviluppo di bioeconomie locali.

Ruolo delle politiche pubbliche e azioni locali

Le aree rurali europee devono affrontare carenze infrastrutturali e risorse limitate. Le politiche pubbliche giocano un ruolo cruciale nel fornire supporto organizzativo e finanziario. Tre aree chiave emerse dal workshop riguardano:

  1. Supporto organizzativo: Le comunità rurali necessitano di maggiore capacità organizzativa. Il programma Leader è un esempio virtuoso, fornendo assistenza tecnica e promuovendo gruppi di azione locale per identificare priorità di sviluppo e progetti partecipativi.
  2. Coordinamento delle politiche: La mancanza di coordinamento tra politiche agricole, sanitarie e infrastrutturali ostacola lo sviluppo delle comunità rurali. Il Patto Rurale cerca di integrare le politiche per un approccio più olistico, favorendo iniziative come Smart Villages per digitalizzare i servizi e promuovere l'innovazione tecnologica.
  3. Accesso ai finanziamenti: La complessità burocratica limita l'accesso ai fondi per molte comunità rurali. Il programma Leader offre finanziamenti semplificati, ma è necessaria una maggiore armonizzazione dei criteri di eleggibilità tra i diversi programmi. L'introduzione di sportelli unici potrebbe facilitare l'accesso ai finanziamenti e il supporto tecnico per la presentazione dei progetti.

Le politiche pubbliche sono fondamentali per affrontare le sfide demografiche, economiche e ambientali delle aree rurali. Migliorando il supporto organizzativo, il coordinamento delle politiche e l'accesso ai finanziamenti, le comunità locali possono diventare protagoniste del loro sviluppo. Il Patto Rurale rappresenta uno strumento cruciale per una governance partecipativa e sostenibile, rispondendo alle esigenze delle aree rurali in modo efficace e innovativo.

Esempi di Azioni Locali di Successo

Durante il workshop sono emersi numerosi esempi di azioni locali di successo, che dimostrano come le comunità rurali possano reagire in modo proattivo alle sfide che affrontano. Questi casi offrono preziose lezioni su come implementare politiche di sviluppo sostenibile, incentrate sulla cooperazione tra settori pubblico e privato, l'utilizzo responsabile delle risorse locali e l'innovazione. Ogni esempio mostra come le politiche locali, quando adeguatamente supportate da iniziative politiche a livello nazionale ed europeo, possano innescare un cambiamento positivo e duraturo.

Il modello di governance partecipativa di Priorat, Catalogna

Un esempio significativo è la regione del Priorat in Catalogna, presentato da Sergi Méndez Romero, Presidente del Consiglio regionale. Priorat, una piccola regione agricola famosa per la produzione di vino e olio, ha affrontato un forte declino demografico e una contrazione economica. Per rispondere a queste sfide, è stato adottato un modello di governance partecipativa, coinvolgendo agricoltori, imprenditori locali, amministrazioni e cittadini nella definizione di priorità condivise per la rivitalizzazione della regione.
Il modello di sviluppo sostenibile di Priorat valorizza il paesaggio e le tradizioni agricole locali, trasformandole in risorse economiche attraverso prodotti di qualità e turismo sostenibile. Una Commissione per la Sostenibilità e il Paesaggio coordina le politiche territoriali, garantendo il rispetto degli obiettivi di lungo termine.
Queste iniziative hanno arrestato il declino demografico, migliorato la qualità della vita e creato nuove opportunità economiche. La regione sta anche cercando il riconoscimento come Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente il turismo sostenibile e la conservazione del suo paesaggio e della sua identità culturale.

La strategia integrata della Regione Grand Est, Francia

Un esempio virtuoso è la regione Grand Est in Francia, presentato da Marie Clotteau. Grand Est, una delle aree più rurali della Francia, ha adottato una strategia di sviluppo integrata basata su quattro pilastri: sanità, ambiente, mobilità e attrattività economica. Il piano, finanziato con 800 milioni di euro, è stato sviluppato con la partecipazione di attori locali per migliorare la qualità della vita e ridurre le disuguaglianze tra zone urbane e rurali.
Tra le iniziative principali c'è l'assunzione di 39 medici e la creazione di centri sanitari mobili per garantire l'accesso ai servizi sanitari nelle aree isolate, con un focus particolare sulla salute delle donne. Sul fronte ambientale, il piano mira a trasformare 2.000 aziende agricole in aziende pilota sostenibili, sostenendo pratiche ecologiche e l'agricoltura biologica.
Per migliorare la mobilità, sono stati introdotti nuovi collegamenti ferroviari e linee di trasporto a domanda, oltre alla costruzione di piste ciclabili e al supporto al car sharing. Infine, la regione punta a rafforzare l'attrattività economica attraverso la promozione di filiere alimentari locali e lo sviluppo di prodotti di qualità, sostenendo oltre 600 negozi locali e incentivando catene di approvvigionamento a chilometro zero.

Il progetto europeo di co-creazione locale "GOCORE"

Il progetto europeo GOCORE, presentato da Dorrit Jorritsma, è un esempio di come le politiche europee possano sostenere lo sviluppo delle comunità locali tramite la partecipazione attiva dei cittadini. Finanziato dal programma Interreg Europe, coinvolge sette partner europei che hanno sviluppato soluzioni specifiche per le loro comunità.
GOCORE si basa sulla co-creazione, dove cittadini e governi collaborano per definire priorità e soluzioni politiche, riducendo il divario tra istituzioni e popolazione. In Olanda, uno dei partner ha creato cooperative sociali in cui i cittadini gestiscono collettivamente servizi come infrastrutture ed energia.
Un aspetto innovativo del progetto è l'uso di "pressure cookers", eventi intensivi di apprendimento che favoriscono lo scambio di buone pratiche tra i partner. GOCORE dimostra che, attraverso la partecipazione e la co-creazione, le comunità locali possono diventare più resilienti e forti, grazie anche al continuo supporto delle istituzioni europee in termini di finanziamenti e assistenza tecnica.

Conclusioni e Raccomandazioni

Il workshop ha evidenziato come le aree rurali europee, pur affrontando sfide significative, abbiano anche enormi opportunità di sviluppo se supportate da politiche pubbliche efficaci e da un coinvolgimento attivo delle comunità locali. Attraverso l'implementazione del Patto Rurale e del Piano d'Azione per le Aree Rurali, l'Unione Europea ha creato una piattaforma fondamentale per incentivare la cooperazione tra attori pubblici e privati, promuovere l'innovazione e migliorare la resilienza delle aree rurali. Tuttavia, affinché queste iniziative abbiano successo, è necessario concentrarsi su alcuni elementi chiave, emersi in modo ricorrente durante il workshop.
Parole chiave del workshop: Resilienza, Innovazione, Cooperazione, Sostenibilità, Azione Locale.

  1. Resilienza: La resilienza delle comunità rurali è stata al centro della discussione. Le sfide globali come il cambiamento climatico, l'invecchiamento della popolazione e l'accesso limitato ai servizi richiedono che le aree rurali diventino più forti e capaci di adattarsi ai cambiamenti. Le politiche devono incentivare lo sviluppo di capacità organizzative locali, in modo che le comunità possano rispondere efficacemente a crisi future e mantenere il loro ruolo centrale nell'economia europea. La resilienza non si limita solo all'adattamento economico e ambientale, ma coinvolge anche il tessuto sociale delle comunità, attraverso un rafforzamento del senso di appartenenza e cooperazione locale.
  2. Innovazione: Un altro tema dominante è stato l'importanza dell'innovazione nelle aree rurali. L'adozione di nuove tecnologie, soluzioni digitali e modelli di economia circolare rappresenta un fattore cruciale per migliorare la competitività economica e creare nuove opportunità di lavoro. Il concetto di Smart Villages, che promuove l'integrazione di tecnologie intelligenti nei servizi pubblici locali, è un esempio di come l'innovazione possa migliorare la qualità della vita nelle zone rurali, rendendole più attrattive per i giovani e per gli investitori. Le politiche pubbliche devono incoraggiare l'uso di strumenti innovativi, soprattutto in settori come l'agricoltura sostenibile e le energie rinnovabili, che possono contribuire a ridurre l'impatto ambientale e a stimolare la crescita economica.
  3. Cooperazione: La cooperazione tra diversi attori - siano essi pubblici, privati, locali o internazionali - è emersa come una componente essenziale per il successo delle iniziative locali. I modelli partecipativi, come quelli adottati nella regione del Priorat in Catalogna, dimostrano come la collaborazione tra le comunità locali e le istituzioni pubbliche possa portare a risultati concreti e duraturi. Le politiche europee, attraverso il Patto Rurale, devono continuare a promuovere la creazione di reti di cooperazione tra regioni, incoraggiando lo scambio di conoscenze e pratiche di successo. In particolare, la collaborazione tra diversi settori (agricoltura, ambiente, sanità, mobilità) è essenziale per creare politiche trasversali che affrontino le sfide in modo olistico.
  4. Sostenibilità: La sostenibilità è un principio guida per lo sviluppo delle aree rurali. Le comunità locali devono adottare modelli di sviluppo che rispettino l'ambiente e preservino le risorse naturali per le generazioni future. Questo richiede politiche che incentivino pratiche agricole ecologiche, la gestione sostenibile del territorio e l'uso responsabile delle risorse idriche ed energetiche. L'esperienza della Regione Grand Est in Francia, con il suo piano per l'agricoltura sostenibile e la promozione delle energie rinnovabili, rappresenta un modello da seguire per le altre regioni rurali d'Europa. Le politiche pubbliche devono continuare a favorire la transizione ecologica, sostenendo le aziende agricole e le PMI locali che adottano pratiche sostenibili, attraverso incentivi finanziari e assistenza tecnica.
  5. Azione Locale: Infine, il ruolo delle comunità locali è centrale per il successo delle politiche di sviluppo rurale. L'azione locale non può essere efficace senza un reale coinvolgimento dei cittadini e degli attori locali nella pianificazione e nell'implementazione delle strategie di sviluppo. Il progetto GOCORE ha dimostrato come la co-creazione di politiche, basata sulla partecipazione diretta dei cittadini, possa rafforzare la resilienza delle comunità e promuovere una maggiore equità sociale. Le politiche pubbliche devono incentivare il bottom-up approach, garantendo che le decisioni siano prese a livello locale e riflettano le reali esigenze delle comunità rurali.

Sulla base delle lezioni apprese durante il workshop, è possibile formulare alcune raccomandazioni concrete per le future politiche di sviluppo rurale:

  • Investire nel capacity building: Le politiche pubbliche dovrebbero aumentare gli investimenti nella formazione e nello sviluppo delle competenze a livello locale, fornendo strumenti e risorse che permettano alle comunità di autogestirsi efficacemente.
  • Favorire la cooperazione intersettoriale: Le politiche per lo sviluppo rurale dovrebbero essere integrate con altre politiche chiave, come quelle legate alla sanità, all'ambiente, all'istruzione e alla digitalizzazione, garantendo un approccio coordinato e olistico.
  • Rendere più accessibili i finanziamenti: È essenziale semplificare l'accesso ai fondi europei e nazionali, riducendo la burocrazia e offrendo maggiore assistenza tecnica alle comunità locali che vogliono sviluppare progetti sostenibili.
  • Promuovere modelli di governance partecipativa: Le istituzioni pubbliche dovrebbero incoraggiare la partecipazione attiva delle comunità locali nella pianificazione e nella gestione delle politiche, attraverso l'adozione di modelli partecipativi e la creazione di reti collaborative.
  • Sostenere l'innovazione nelle aree rurali: Infine, le politiche devono continuare a favorire l'innovazione, incentivando l'uso delle nuove tecnologie e promuovendo lo sviluppo di modelli economici basati sulla bioeconomia, l'energia rinnovabile e il turismo sostenibile.

In conclusione, il futuro delle aree rurali europee dipende dalla capacità delle politiche pubbliche di promuovere azioni locali, innovative e sostenibili. Attraverso il Patto Rurale e il Piano d'Azione per le Aree Rurali, l'Unione Europea ha gettato le basi per un nuovo modello di sviluppo che, se adeguatamente implementato, può garantire prosperità e resilienza alle comunità rurali nei decenni a venire.

Per approfondimenti

 

Nicola D'Alicandro
CREA

 
 

PianetaPSR numero 138 ottobre 2024